Mattia Caldara intravede il rientro in campo. E’ questa la notiziona che arriva dagli ultimi report del campo di allenamento del Milan, in cui l’ ex-Atalanta ha ripreso a lavorare con il gruppo. Nella sosta per le Nazionali Pioli ha potuto così osservare da vicino i progressi della giovane promessa italiana, reduce da due gravi infortuni in sequenza.
Un lungo tunnel di cui si intravede l’ uscita
Per Caldara il rientro in campo in gara ufficiale rappresenterebbe un vero e proprio sigillo liberatorio sulla storia dopo quasi due anni di lungo calvario. Acquisito dalla Juve nell’ ambito del ritorno di Bonucci in bianconero infatti, in due anni di Milan il difensore ha raggranellato due sole presenze ufficiali. Al di fuori di esse (Dudelange in Europa League e Lazio in Coppa Italia), per lui c’ è stata molta più infermeria che campo. Tendine d’ Achille destro prima, legamento crociato anteriore sinistro poi. Questo il tremendo uno-due al quale il 24enne nato e cresciuto a Bergamo è dovuto andare incontro da quando veste rossonero.
Caldara è guarito, ma guai a forzare il rientro
Clinicamente il ragazzo è dunque guarito, ma in questi casi la prudenza non è mai troppa e il peggior errore sarebbe affrettare il rientro. D’ altronde i problemi maggiori la squadra li ha denotati dalla cintola in su e Pioli, si sa, ha sempre saputo inquadrare in poco tempo le sue difese. Probabile dunque che in questo mese il tecnico continui nel processo di inserimento di Duarte o in alternativa si affidi all’ usato sicuro di Musacchio. Per iniziare a vedere Caldara protagonista della stagione rossonera bisognerà quindi attendere la sosta novembrina. Di lì in poi, il Milan punterà ad impiantare nel suo sistema un ingranaggio che se recuperato garantirebbe un salto di qualità non indifferente…
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