“Minacce di morte”: Napoli-Milan finisce malissimo

I tifosi del Napoli hanno preso di mira Theo Hernandez sui social, arrivando addirittura a minacce di morte: svelato il motivo dell’astio dei tifosi azzurri nei confronti del rossonero.

La vigilia della sfida di ritorno dei quarti di finale di Champions League tra Napoli e Milan è stata agitata da diverse questioni mediaticamente rilevanti. Su tutte, forse, ha trovato spazio sui giornali quella relativa alle “minacce” social indirizzate dai tifosi azzurri a Theo Hernandez.

Tifosi del Napoli contro Theo
I tifosi del Napoli ‘minacciano’ sui social Theo Hernandez (Ansa) Milanews24.it

Negli ultimi giorni l’account del terzino francese è stato inondato di offese di ogni tipo. Addirittura alcuni deprecabili commenti d’odio sarebbero stati rivolti a lui e alla sua famiglia. Un attacco, del tutto gratuito, che ha però delle radici chiare, da rintracciare in alcuni episodi accaduti nella gara d’andata.

Un’analisi di una questione più vicina alla cronaca che allo sport è stata fatta negli ultimi giorni dalla Gazzetta e da molti altri quotidiani. Per poter comprendere cosa abbia portato, però, a una reazione così “violenta” da parte di alcuni tifosi sui social, è necessario fare alcune importanti premesse. Bisogna infatti evitare di cadere in generalizzazioni che potrebbero alimentare una querelle che va invece spenta del tutto.

In primis, bisogna sottolineare che purtroppo le offese social, e anche le minacce, non sono una novità, e non sono un’esclusiva dei tifosi partenopei. Ogni ambito, dalla politica alla musica, ha i suoi hater che sui social riversano il proprio odio. Personaggi ambigui che arrivano spesso a esprimere commenti fuori da ogni logica e privi di misura. In secondo luogo, è giusto sottolineare come le “minacce” siano arrivate a Theo da un gruppo sparuto di tifosi azzurri, e non rappresentano certo la totalità del tifo partenopeo, che in alcuni casi ha anche censurato quanto accaduto al giocatore.

Chiariti questi due punti, fondamentali per evitare di innescare quella spirale di polemiche del tutto fuori luogo, è altrettanto importante cercare di capire da cosa sia scaturito questo “odio” apparentemente senza senso. Questo per provare a prevenire episodi simili in futuro. Un’impresa, peraltro, già di per sé molto complicata.

Perché i tifosi del Napoli “odiano” Theo Hernandez?

A far scaturire questa avversione profonda di una parte dei tifosi partenopei nei confronti del calciatore francese sono stati, alcuni atteggiamenti del giocatore nel corso della sfida d’andata dei quarti di Champions League. O almeno questa è la lettura che ne hanno dato molti commentatori nell’ambiente partenopeo.

Theo Hernandez minacciato dai tifosi del Napoli
Theo Hernandez è finito nel mirino dei tifosi del Napoli (Ansa) Milanews24.it

Non solo, infatti, il terzino sarebbe stato individuato come il “colpevole” dell’espulsione di Anguissa. In che modo? Accentuando il contrasto in occasione dell’intervento che ha decretato, poi, il secondo giallo per il camerunense. A infastidire maggiormente e terribilmente il popolo azzurro sarebbe stato infatti un altro episodio, accaduto nel corso del primo tempo, con Hirving Lozano.

Pochi minuti dopo il gol, il campione francese ha conquistato una rimessa laterale in zona difensiva. Preso dall’euforia del momento, ha esultato in quel momento “in faccia” al messicano, con una grinta forse eccessiva, accendendo gli animi e portando a un parapiglia di breve durata. Quell’esultanza di Theo, obiettivamente provocatoria e non proprio esemplare dal punto di vista della sportività, non è andata giù a molti tifosi del Napoli.

Così, quando lo stesso calciatore francese ha postato sul suo account Instagram uno scatto che lo ritraeva proprio nel momento in cui “sfogava” la sua energia su Lozano, in molti hanno pensato bene di riempirlo di offese di ogni genere. Una valanga di insulti e minacce social che non hanno giustificazione, e che vanno censurate senza se e senza ma. Nel dubbio, però, certe volte è meglio trattenere i propri istinti, per evitare che un banale fatto di campo possa sfociare in qualcosa di molto diverso, e per certi versi preoccupante. E questo vale per ogni calciatore e per ogni squadra.