“Un sogno giocare nel Milan”: il figlio d’arte accende i sogni dei tifosi

Sarebbe davvero una pazza idea, ma tanto è e la cosa inizia a far sognare i tifosi rossoneri: vedere di nuovo quel nome sulle maglie del Milan, sarebbe un sogno…

I tifosi del Milan che hanno qualche anno in più, non dimenticheranno mai George Weah. Il fuoriclasse liberiano nel 1985 non solo vinse il Pallone d’Oro, ma riuscì addirittura a segnare ben 58 gol in 147 gare giocate. Ora per molti fan rossoneri quel nome sta tornando alla ribalta ed un’incredibile suggestione, sta prendendo sempre più forma. L’idea di rivedere quel cognome, su una maglia a tinte rossonere infatti, sta accendendo l’entusiasmo di gran parte di loro e la cosa non è priva di senso. Questo sta accadendo grazie a quanto dichiarato dal figlio di George ovvero Timothy Weah, che in un’intervista rilasciata a milannews.it ha confessato di avere un sogno.

Milan gol
Milan (Ansa foto)

23 anni, nazionale statunitense, un fisico bestiale e perché no, l’idea del gol nel sangue che non guasta mai. Il calciatore sta crescendo ed è al suo quarto anno al Lilla. Ha giocato per la prima volta un Mondiale nel 2022, dove ha anche trovato la rete contro il Galles. Insomma, un profilo che già di per sé è molto interessante, ma se come la grande stella internazionale ammette di volere il Milan, allora il pubblico un pensierino lo fa.

I tifosi sognano i gol del figlio dell’ex Milan

Il calciatore, non ha potuto far a meno di parlare proprio della squadra che ha vinto con suo padre, due scudetti. “Il Milan ha dato tutto a mio padre, abbiamo un grande rapporto con la città di Milano. Io rispetto a mio fratello e mia sorella non ero ancora nato quando papà giocava al Milan ma la sua storia rossonera è incredibile. I suoi trascorsi milanisti sono fantastici, il Milan è un grande club, è la storia della mia famiglia. Sono contento per quello che ha fatto”, ha detto il centrvanti.

Tanti nomi di caratura internazionale, allora. Dal centrocampista del Liverpool da prendere a zero, all’idea Weah, magari un giorno. Timothy ammette di avere un gran legame con il rossonero e che conosce benissimo la storia di suo padre. Dice di ammirare spesso i video di quando c’era un altro Weah a giocare e che così, riesce già a rendersi conto di cosa siano stati lui per il Milan ed il Milan per lui.

Timothy Weah
Timothy Weah (Ansa foto)

Certamente le sue parole fanno capire che non disdegnerebbe un vissuto al ‘Meazza’, il calciatore che al momento ha giocato 16 partite stagionali in Ligue1, senza ancora segnare, ma quando gli chiedono di un trasferimento diventa più professionale ammettendo che per ora, pensa solo al Lione. Dice anche però, che indossare quella maglia un giorno sarebbe molto bello. A sorpresa, gli idoli non portano il suo cognome: “L’idolo di sempre? Ronaldinho. Tecnicamente era super, amavo vederlo giocare. Ma mi piacevano anche Kakà e Alexandre Pato quando era giovane”.