Malick Thiaw, la confessione che spiazza tutti: non se l’aspettavano

In Germania, si racconta Malick Thiaw, ormai nuovo idolo dei tifosi rossoneri, belle parole del difensore anche per Ibrahimovic.

Lui non ha solo il futuro davanti, giovanissimo difensore classe 2001, ma anche il presente. Malick Thiaw se ne è stato lì ad aspettare il suo momento e c’è una cosa certa: quando questo è arrivato, lui era già pronto e non è uscito più dal campo. Questo, gli vale la convocazione con la Germania, e proprio da lì, attraverso canali ufficiali della sua Nazionale, si è raccontato.

Malick Thiaw
Malick Thiaw (Ansa foto)

Il Corriere dello Sport ha riportato le parole interessanti del difensore che a tutti gli effetti, è diventato titolarissimo per Pioli. Dall’altra parte invece, quelle di un altro calciatore che una maglia da titolare la vorrebbe. Tra le altre cose, il difensore ha parlato delle sue prime esperienze rossonere, affermando: Giocare vicino a Ibra è qualcosa di gigantesco. Maldini mi dà i consigli giusti per crescere”.

Malick Thiaw, una maglia conquistata con la forza

Ad inizio stagione, il forte centrale che veste la maglia numero 28, era ovviamente in fondo alle gerarchie, con i difensori che avevano già vinto lo scudetto e che erano anche più grandi d’età e quindi con più esperienza, a dividersi i due posti in difesa che c’erano. Poi, la difesa a tre e le prime prestazioni di Malick, ed ecco che ora è ad otto titolarità consecutive, attendendo Napoli-Milan. A proposito, della gara ha parlato anche un conosciuto giornalista Sky.

Intanto, il sogno ad occhi aperti ed una maglia storica come quella rossonera. Al ventunenne viene chiesto a chi la associava da ragazzino: “Ronaldinho è stato il primo. Ma a posteriori, il giocatore che associo di più al Milan è Kevin-Prince Boateng. I suoi due gol contro il Barcellona e l’Arsenal mi hanno fatto impazzire all’epoca. Ero ancora molto giovane, guardavo le partite in TV e pensavo: Wow!”.

Thiaw

    Malick Thiaw (Ansa foto)

Adesso invece, quella è la maglia che indossa e lui che ha sempre sognato di diventare calciatore, oggi lucidamente ne capisce l’importanza:Ogni volta che entro nello spogliatoio e vedo la mia maglia con il mio nome e il mio numero sopra, mi sento molto orgoglioso e felice. E non riesco ancora a rendermene conto”, dice il tedesco.

Tra le sue ultime battute, prima di parlare anche della Nazionale, Thiaw spiega anche un retroscena sul calcio italiano: “In Germania, negli ultimi anni, non si è parlato molto di Serie A. Per questo l’alto livello mi ha sorpreso quando sono arrivato a Milano. Era molto meglio di quanto mi aspettassi. Tutte le squadre sono molto preparate tatticamente, è difficile vincere contro qualsiasi squadra, soprattutto fuori casa. Si difendono molto bene”, ha detto.