Shevchenko lancia il Milan: “Sono possibili”

Torna a parlare del Milan, l’ex attaccante tanto amato dal pubblico, Andriy Shevchenko: per lui serve ancora del coraggio.

Goleador e bei motivi per presentarsi davanti ai microfoni. Se ultimamente addirittura siamo stati commossi da Zlatan Ibrahimovic, stavolta delle bellissime parole le ha Andriy Shevchenko, che ha parlato di un progetto intitolato “Football for Ukraine” al Corriere della Sera. Ma il nativo di Dvirkivščyna non poteva esimersi dal dire qualcosina anche sul “suo” Milan. Sette stagioni più una al ritorno, l’ucraino ha sicuramente un posto nel suo cuore riservato ai rossoneri.

Andriy Shevchenko
Andriy Shevchenko (Ansa foto)

Prima però, ovviamente spiega da dove nasce il suo progetto: “A Irpin ho visto due bambini che correvano tra i crateri lasciati dalle bombe: mi sono ripromesso di permettere alle nuove generazioni dell’Ucraina di tornare a giocare a calcio. I fondi serviranno a ricostruire lo stadio”, spiega l’ex attaccante della nazionale ucraina e della Dinamo Kiev.

Milan: i consigli di Andriy Shevchenko

Il classe ’76 si è legato per questo progetto a diversi enti italiani, tra cui Fondazione Milan che sull’argomento si era anche già speso. Ma con il suo arrivo a Milano, Shevchenko è riuscito anche a presenziare nell’ultima gara di Champions, dove è bastato il gol di Diaz a stendere il Tottenham. Era solo il match d’andata però e l’ucraino ha i suoi consigli da dare ai nuovi componenti della squadra che lo rese famoso e con cui vinse la Champions League del 2003.

“Deve avere coraggio e pensare partita dopo partita. – dice parlando del Milan – Considerato il risultato dell’andata ha la chance di qualificarsi ai Quarti. Vero è che le inglesi in casa giocano con altri ritmi, però la squadra di Pioli può farcela”. Queste le parole di un esperto di gol e qualificazioni come Sheva, che dà fiducia al club rossonero.

Shevchenko
Shevchenko (Ansa foto)

Probabile che l’ucraino presenzi anche alla trasferta del Diavolo a Monza, dove ovviamente avrebbe l’opportunità in tribuna, di salutare Galliani e Berlusconi. E qui, l’uomo da 175 gol in rossonero, spiega: “Conoscendo l’ambizione sua e di Galliani ero certo che avrebbe allestito una squadra competitiva. – Spiega parlando di Berlusconi – Certo mai mi sarei immaginato di vederlo a questo punto della stagione a ridosso della zona coppe”.