Berlusconi, incredibile retroscena su Maradona: è successo davvero

Cresce l’attesa per la sfida di Champions League tra Milan e Napoli. L’ex presidente rossonero, Silvio Berlusconi ricorda la grande rivalità passata tra i due club e svela un retroscena su Maradona

Con un sorprendente 0-4, il Milan si è aggiudicato la prima delle tre sfide contro il Napoli di Aprile. Una vittoria inaspettata ma meritatissima quella dei rossoneri nella 28.a giornata di Serie A.

Silvio Berlusconi e il retroscena su Maradona
Silvio Berlusconi ha provato a portare al Milan Diego Armando Maradona (milanews24 – LaPresse)

Tre punti che rilanciano le ambizioni dei campioni d’Italia in carica in zona Champions in campionato e rendono decisamente più aperto il pronostico sul doppio confronto che opporrà rossoneri e partenopei nei quarti di finale della massima competizione europea.

Una sfida che rievoca inevitabilmente la grande rivalità che ha opposto i due club a cavallo degli anni ’80-’90 quando i rossoneri di Arrigo Sacchi, Franco Baresi, Paolo Maldini e dei tre olandesi Van Basten, Rijkaard e Gullit contendevano il primato in Serie A al Napoli di Diego Armando Maradona.

Proprio con una vittoria contro il Napoli al San Paolo è nata, di fatto, l’epopea del Milan di Sacchi. Un 2-3 quello del 1 maggio 1988 che ha lanciato i rossoneri alla conquista di uno Scudetto, dal quale poi sarebbero scaturiti i successivi trionfi in Coppa Campioni, Coppa Intercontinentale e Supercoppa Europea.

Berlusconi svela un retroscena su Maradona: poteva cambiare tutto

Presidente di quel Milan era Silvio Berlusconi. Due anni prima, l’allora patron di Fininvest aveva salvato il club rossonero dal possibile fallimento per poi avviare un ciclo vincente che, oltre ai vari trionfi conquistati in ambito nazionale e internazionale, ha portato al Milan, negli anni, alcuni dei migliori giocatori del mondo.

Tra questi poteva esserci anche Diego Armando Maradona. Lo ha rivelato lo stesso Berlusconi in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Il Milan ha davvero provato a prendere l’indimenticato fuoriclasse argentino ma il tentativo non si è concretizzato per un motivo ben preciso che ben poco aveva a che fare con ingaggi, bonus o altri aspetti che caratterizzano il calcio moderno.

Diego Armando Maradona, il retroscena di Berlusconi
Diego Armando Maradona, il Milan ha provato ad acquistarlo (milanews24 – Ansa)

E’ stato un rimpianto profondissimo. Maradona era il più grande giocatore della sua generazione – spiega Berlusconi – ma mi resi conto di una cosa parlando con lui. Era il simbolo di Napoli e la bandiera del più grande Napoli della storia. Le bandiere non si comprano o si spostano. Non si poteva prendere il cuore di una città e trasferirlo a Milano. Sarebbe stato ingiusto e anche Diego condivideva questa valutazione.

Berlusconi, tuttavia, ha anche rivelato che l’eventuale trasferimento al Milan avrebbe potuto giovare a Maradona: “Era una persona fragile e la disciplina e l’attenzione ai singoli che c’era in quel Milan, lo avrebbe aiutato ad evitare alcuni errori.”

Oltre al Milan, in quegli anni, un altro club è stato vicinissimo all’ingaggio di Maradona ovvero l’Olympique Marsiglia del presidente Tapie, vincitore della Coppa Campioni nel 1993 proprio contro i rossoneri di Capello nella finale di Monaco di Baviera.