Milan, senti Andriy Shevchenko: emozioni davvero forti

Andriy Shevchenko e le sue belle parole per il popolo ucraino, ecco i progetti a cui lavora l’ex attaccante che parla anche di futuro.

Si sta prodigando tantissimo, l’ex attaccante milanista per la sua Ucraina, ormai in guerra da più di un anno. Ieri, era presente al Teatro della Pergola di Firenze, Andriy Shevchenko, che ringrazia quanti stiano facendo anche un minimo, per non lasciare solo il suo popolo. Sheva, a proposito di calcio e di Ucraina, vanta con la propria Nazionale, 111 presenze e 48 reti.

Andriy Shevchenko
Andriy Shevchenko (Ansa foto)

Non dimentichiamo che l’ex rossonero, è ancora primo in una speciale classifica individuale che vede coinvolti diversi campioni, e che resterà sempre legato al Milan come all’Italia. Bella intanto, l’iniziativa dell’ex calciatore della Dinamo Kiev, che ha parlato di progetti umanitari e che, come detto, sta facendo tanto per il suo Paese.

Andriy Shevchenko sulla guerra in Ucraina, ma anche sul suo futuro

“Abbiamo perso tante persone in questa guerra, soprattutto tanti bambini. Io ho lanciato questo progetto che attraverso il calcio spero dia una possibilità ai bambini ucraini di non pensare alla guerra. – Dice il Pallone d’Oro 2004 – Vorrei ringraziare i donatori che mi hanno aiutato a finire questo progetto. La fondazione del Milan e tante squadre di Serie A hanno dato un grande contributo, anche lo stesso Shakhtar”. 

Il classe ’76 spiega le fasi del progetto, dicendo che vorrebbe soprattutto far tornare i giovani nei campi sportivi e di avere fiducia nel Governo che sa cosa sia utile per il suo Paese al momento. Lui, dice Shevchenko, si occupa sia di progetti umanitari che di quelli sportivi, e termina: “Oggi ho visto un bellissimo filmato che racconta di quest’anno di guerra. La gente ucraina ha forza e volontà di andare avanti con la vita. C’è gente che canta durante i bombardamenti, il campionato non si è mai fermato. Il nostro popolo vuole vivere, con valori europei. la solidarietà è stata tanta. Parliamo di 7 milioni di rifugiati che si sono spostati in Europa e a cui sono state aperte le porte”.

Shevchenko
Andriy Shevchenko (Ansa foto)

Insomma, commoventi le parole che ha elargito il fortissimo attaccante, che con la maglia milanista vanta 175 gol e che era tornato in Italia per allenare, nel 2021. La sua prima panchina italiana, fu quella del Genoa. Ringrazia la fondazione Milan che è arrivata al compimento dei primi vent’anni, Sheva che poi spiega: “Firenze? Nella vita non c’è solo il calcio, questa è una bellissima città. Sono felice di prendere questo premio oggi. Soprattutto per avere la possibilità di parlare con ragazzi giovani, spiegando come si vive la guerra. Allenare? Ora sono occupato nei progetti umanitari. Ma il calcio è una gran parte di me, lo amo tantissimo. Sto pensando di tornarci pian piano“.